Racconigi, Saluzzo e Brossasco. Il Parco del Po cuneese e i tecnici del Cursa, il consorzio universitario che ha curato la candidatura de ‘l’Area della Biosfera del Monviso’ alla rete globale del Programma UNESCO ‘Man and Biosphere’, hanno incontrato i cittadini in tre località simbolo tra gli 88 Comuni che fanno parte del territorio interessato dal progetto. L’obiettivo: illustrare i benefici e rispondere ai dubbi ricorrenti sulla candidatura e sulle sue conseguenze e alle domande della popolazione riprese dai giornali nelle scorse settimane.
Nella prima parte degli incontri, i tecnici hanno riassunto i punti salienti del progetto. Il territorio candidato al riconoscimento si divide in ‘core area’, composta dalle riserve naturali e dalle aree contigue del Parco del Po Cuneese e dal sito di importanza comunitaria ‘Gruppo del Monviso e Bosco dell'Alevè’. La ‘buffer zone’, zona ‘cuscinetto’, si identifica con i confini dei 22 Comuni sul territorio del Parco del Po Cuneese e del SIC Monviso, e dal comune di Bobbio Pellice. La ‘transition area’ corrisponde agli altri 65 Comuni interessati al progetto PIT ‘Monviso: l’uomo e le territoire’. Insomma, si tratta di sviluppare ulteriormente una ‘rete’ di collaborazione su un territorio che già lavora insieme da decenni per lo sviluppo locale e i progetti europei.
La decisione sulla candidatura, quella che dovrebbe portare al riconoscimento UNESCO, è prevista per l’estate del 2013. Anche la Francia ha sviluppato con il Parco del Queyras un progetto analogo, predisponendo un dossier di candidatura nazionale. L’obiettivo condiviso è di giungere ad una Riserva Transfrontaliera del Monviso, per comunione di intenti e contiguità territoriale (con il Monviso come elemento unificatore). Non a caso, il nome della riserva francese è ‘Territoire de Biosphère du Mont Viso’. Per l’Italia, si tratterebbe della prima Riserva Transfrontaliera.
In allegato è possibile scaricare un'estratto del Dossier di Candidatura dell'Area della Biosfera del Monviso