MAB: Chi Siamo

MAB: CHI SIAMO

Nel 1971 l’Assemblea Generale dell’UNESCO approva la nascita di un Programma Intergovernativo denominato “Man and Biosphere” (MaB), “Uomo e Biosfera”.

Il programma, è il risultato della proposta di un gruppo di scienziati di molteplici paesi del mondo, che in quarant’anni si è evoluto in un complesso insieme di attività di ricerca applicata alla gestione degli ecosistemi terrestri ed acquatici.

Più che per le attività scientifiche, il programma MaB è noto per aver dato vita ad una rete mondiale di “Riserve della Biosfera” (“Biosphere Reserves”).
Attualmente sono 580 distribuite in 114 paesi del mondo e il loro numero è in continua crescita. Le aree riconosciute sono territori dalle svariate tipologie paesaggistiche (contemplano dai deserti ai parchi urbani) e dalle dimensioni più diverse (da pochi ettari a molti chilometri quadrati).

Meno “famose” dei siti del Patrimonio Mondiale, le Riserve della Biosfera condividono lo stesso “tetto”: quello dell’Unesco.
L’agenzia delle Nazioni Unite ospita il Segretariato del Programma MaB che ne garantisce il buon funzionamento.
La più semplice ma appropriata definizione per descrivere le Riserve della Biosfera è stata formulata, lo scorso giugno, a Dresda, dalla Direttrice Generale dell’Unesco, Irina Bokova, che all’apertura dei lavori per il quarantennale del Programma ha dichiarato: “Le Riserve della Biosfera sono una rete funzionale di laboratori all’aria aperta”.

L’Italia - che ha ampiamente contribuito alla creazione del Programma MaB e al suo avvio negli Anni Settanta (il professor Di Castri, ecologo, ne è stato il primo direttore e il professor Valerio Giacomini, botanico, uno dei più brillanti animatori scientifici) – conta attualmente 8 Riserve della Biosfera, dislocate in varie regioni della penisola.

È interessante notare come, recentemente, il Programma MaB stia avendo nuovo energico slancio anche nel nostro Paese. Nell’ultimo anno, infatti, cinque nuovi territori (la Provincia di Siracusa, il Delta del Po, la Costiera Amalfitana, la Sila, oltre, ovviamente, al Parco del Po cuneese) hanno manifestato l’intenzione di intraprendere il percorso di candidatura per diventare le prossime Riserve della Biosfera italiane.

Per ulteriori informazioni: http://www.unesco.it/cni/index.php/scienze-naturali/biosfera

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