Si è concluso il concorso “Trofei MaB 2017”, indetto dalla Riserva della biosfera transfrontaliera del Monviso con l’individuazione, da parte della giuria, dei due vincitori.
La premiazione dei due progetti, che riceveranno un contributo di 1.000 € ciascuno per portare a termine le iniziative proposte, si è tenuta lunedì 16 ottobre alle 11,30 a Guillestre in occasione della Fiera di San Luca.
A conferma dell’aspetto transfrontaliero del concorso, i vincitori rappresentano entrambi i versanti della Riserva. Il progetto “Le potazer du Villard” presentato, dall’omonima azienda agricola di Guillestre propone di rafforzare il legame dell’azienda con il territorio e le persone che lo vivono. Attraverso la conservazione delle sementi e delle varietà di ortaggi ed erbe tipiche della zona viene mantenuta la biodiversità agricola ed alimentare. Il progetto prevede inoltre di migliorare la struttura di stoccaggio dei legumi ed implementare un punto vendita diretto, oltre ad alcune migliorie nell’irrigazione e nella fitodepurazione. La giuria ha ritenuto il progetto di notevole valore perché concorre a raggiungere gli obiettivi della Riserva, in particolare preservare la biodiversità, favorire un’agricoltura locale e responsabile, rafforzare i legami sociali attraverso l’adesione al progetto WWOOF, l’organizzazione che mette in rete le fattorie biologiche e permette a chi vuole, viaggiando, offrire il proprio aiuto, di lavorare nell’azienda in cambio di vitto e alloggio.
Il secondo progetto selezionato dalla giuria è stato presentato dall’Istituto Podere Pignatelli di Villafranca Piemonte. Ente morale ed azienda agricola, da fine ‘800 punto di riferimento della maiscoltura del Piemonte, il Podere propone un progetto per valorizzare le aree EFA (aree di interesse ecologico): l’idea, già in gran parte realizzata, è di fornire una buona pratica per le aziende agricole per curare e gestire le aree adiacenti al fiume, come previsto dalla Pac, creando veri e propri corridoi ecologici lungo i corsi d’acqua e limitando lo sviluppo di pianti infestanti esotiche.
La giuria ha valutato molto positivamente il valore di “buona pratica” del progetto, che si può estendere a tutto il territorio MaB, oltre che al contributo nella conservazione della biodiversità e al rafforzamento del legame tra uomo e natura, migliorando la fruibilità delle aree lungo il fiume anche da parte dei cittadini.