Per il secondo anno consecutivo, una convenzione tra il Parco del Po cuneese e l’Università del Piemonte orientale ha permesso a una trentina di studenti del corso di Biologia di cimentarsi in attività sul campo, in un contesto ritenuto dai docenti privilegiato, qual è il territorio dell’area MaB del Monviso.
“Valorizzare le Riserve della Biosfera per attività di ricerca, monitoraggio, educazione e formazione”: così recita uno degli obiettivi ufficialmente definiti dall’UNESCO per le aree MaB. Quale occasione migliore, dunque, per mettere in atto questa raccomandazione?
Guidati dalla Direttrice del Dipartimento di Scienze ed Innovazione Tecnologica, prof. Graziella Berta e dal prof. Stefano Fenoglio e accompagnati dal personale dell’ente parco, da esperti locali di gestione faunistica e da operatori dei Comparti Alpini, gli studenti hanno vissuto, nelle giornate dal 24 al 26 giugno scorso, una gratificante e stimolante esperienza che li ha portati dall’alta valle Po alla valle Varaita, nel “mitico” bosco dell’Alevé, osservando, studiando, campionando, ma anche arricchendosi delle informazioni e testimonianze sulla cultura locale, che gli esperti accompagnatori, a partire dal prof. Fenoglio, hanno saputo saggiamente dispensare.
Ancora una volta Ostana ha ospitato il gruppo di lavoro in un contesto sicuramente accogliente e cordiale.
A fronte del sostegno a tale attività didattica - un piccolo, grande investimento per un ente parco che sappia immaginare un futuro per la biodiversità – l’Università assicurerà, per il tramite del prof. Fenoglio, l’animazione di una serie di incontri sul tema dell’Ecologia fluviale, che si terranno nei prossimi mesi in diverse sedi dell’area MaB.